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Manifesto Etico di Marco Gradi
Il ciclo del petrolio
Siamo consapevoli che:
il petrolio sia una straordinaria e preziosissima eredità che la natura ha messo a disposizione dell’uomo grazie ad un lavoro durato milioni di anni.
Ai primordi l’atmosfera terrestre era costituita da enormi quantità di anidride carbonica, con un effetto serra elevatissimo; grazie all’azione degli organismi vegetali e alla fotosintesi, la CO2 è stata trasformata in ossigeno, trattenendo il carbonio al suolo. In milioni di anni gli organismi vegetali sono morti portando con sé al terreno e poi nel sottosuolo tutto il carbonio catturato, seppellendolo sottoforma di petrolio, carbone e gas naturale.
L’oro nero costituisce un grande regalo della natura, che ci ha consentito un accesso molto più facile e vasto all’energia, spingendo il progresso e lo sviluppo dell’umanità verso nuove frontiere della scienza, della medicina, della tecnologia e della civiltà intera.
Anche un bambino, però, è in grado di capire che se dovessimo estrarre tutto il petrolio disponibile, bruciandolo e ributtando l’anidride carbonica nell’atmosfera, causeremo in pochi secoli un danno irreversibile al pianeta e necessiterebbero milioni di anni per porvi rimedio.
L’eredità del petrolio non va dissipata, a discapito dell’ambiente, anzi va protetta e usata per investire in progresso.
Crediamo che:
sia sbagliato dilapidare insensatamente questa preziosa sostanza, trattandola solo per il suo valore economico, senza pensare alle conseguenze dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici;
sia inderogabile cercare un equilibrio sostenibile fra il progresso dell’umanità e il rispetto dell’ambiente, per crescere in armonia con la natura di cui siamo parte;
sia un doveroso impegno da parte di tutti i cittadini compiere azioni semplici e alla propria portata (spegnere una luce inutile, ridurre di 1 grado la temperatura in casa, alzarla di 2 gradi d’estate, prendere la bicicletta qualche volta in più, scegliere auto meno inquinanti, ecc.) che quotidianamente consentano di risparmiare energia, riducendo sprechi inutili a salvaguardia del nostro tesoro nero;
sia autodistruttivo per i governi e le multinazionali del petrolio spingere l’attività estrattiva senza pianificarne una fine condivisa, reimpostando gli investimenti mondiali verso lo sviluppo delle energie pulite;
sia meglio impiegare il petrolio per la produzione di nuovi materiali plastici, super resistenti in carbonio o con nuove proprietà chimico/fisiche piuttosto che bruciarlo disperdendo anidride carbonica nell’atmosfera, così il carbonio rimarrà a terra e migrando verso le energie pulite ritroveremo quel meraviglioso equilibrio che proseguirà il miglioramento della vita dell’uomo sul pianeta.
Intendiamo agire:
chiedendo ai cittadini di partecipare alle performance di Marco Gradi, portando con sé un libro da trasformare in opera d’arte. Il libro è simbolo di cultura e grazie all’energia messa disposizione dal petrolio essa, nell’ultimo secolo, si è potuta diffondere tantissimo e ora deve restituire consapevolezza e divenire motore di saggezza;
assistendo l’artista nell’atto di immergere i libri nel petrolio per restituirli poi ai legittimi proprietari. Con questa azione Marco Gradi, come un moderno Re Mida dell’oro nero, trasformerà oggetti appartenenti alla nostra quotidianità in un’icona a perenne testimonianza di un impegno concreto volto al miglioramento del pianeta;
proponendo e diffondendo in tutto il mondo questa performance, affinchè, attraverso l’azione di Marco Gradi, tutti i cittadini possano prendere coscienza dei valori positivi del petrolio.
ARTantide.com Gallery e Marco Gradi credono che poche azioni concrete possano cambiare il mondo.
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2022 | Alem da Etica, Museo "De Arte de Blumenau". Blumenau, Brasil
2022 | RE GENESIS, Oltre le Tenebre, Museo Diocesano di Vicenza
2021 | Marco Gradi, Museo Zamak Belimarković di Vrnjačka Banja (Serbia)
2020 | ARTEOLOGIA - Oltre l'Etica, Museo Archeologico di Vicenza
2019 | Oltre l'Etica, Museo Paranaense, 14° Biennale Internazionale di Curitiba (Brasile)
2018 | ARTEOLOGIA, Museo Nazionale Archeologico di Venezia