“ENT6 Peccioli/NewYork”
Un sismografo culturale e ambientale tra New York e la Valdera
Il progetto artistico “ENT project 6 continents” di Alessandro Zannier è ospitato come parte della mostra “PECCIOLIxNY SustainART" promossa dal New York Institute of Technology e si basa su una serie di installazioni gemelle che mettono in correlazione luoghi italiani con i 6 continenti, incrociando dati ambientali analoghi via web.
La metamorfosi che l’artista fa compiere a questi dati alfanumerici e statistici viene applicata con un approccio alchemico, mutandoli varie volte di stato (sonoro, luminoso, cinetico e visivo) allo scopo di rivelare le molte forme possibili dell’attività antropica.
Il flusso di questi dati ambientali di varia natura viene tradotto in impulsi sonori (sonificazioni), piccole scosse sismiche che hanno il compito di far lampeggiare via web coppie di obelischi luminosi situati in luoghi tra loro remoti e di generare animazioni digitali dalle forme neurali, rivelando così l’aspetto inedito dell’uomo visto nel suo andamento di “colonia di fenomeni” nello spazio tempo. Questi soggetti ottenuti vengono infine dipinti su tela, chiudendo un circuito espressivo concettuale che punta a restituire classicità a un soggetto dalla natura altrimenti puramente scientifico-statistica; un ritratto inedito dell’uomo visto nel suo aspetto di “sciame”.
Il lavoro dell’artista, declinato anche in musica con il concept album “Entanglement” (Ottodix 2020), riflette sul fitto tessuto connettivo delle reti che la vita ha cucito nel nostro pianeta, attraverso migrazioni di semi, animali, spore e uomini o le reti commerciali, navali, aeree, coloniali, economiche, web e satellitari. Un intreccio che va a formare un organismo in cui tutto si propaga come in un unico cervello e in cui i singoli fenomeni ambientali hanno riverbero e impatto immediato sull’intero sistema.
“ENT6 Peccioli/NewYork” rappresenta la sesta e ultima tappa di questo lungo e ambizioso progetto partito nel 2021 alla Biennale di Architettura di Venezia, ospitato proprio in quel Padiglione Italia “Resilient Communities” sostenuto dalla Fondazione per le Arti di Peccioli, che contribuì al suo esordio in connessione con il continente più lontano, l’Oceania, incrociando l’inquinamento acustico del porto di Venezia con quello agli antipodi del porto di Auckland in Nuova Zelanda.
Con il Nord America, dopo Africa, Sud America, Asia ed Europa, l’artista chiude simbolicamente un cerchio tornando a collaborare con la realtà toscana, sede espositiva ideale per operazioni che si muovono tra arte, scienza e correlazioni ambientali, in quanto modello pionieristico riconosciuto a livello internazionale nel campo dell'ecologia architettonica e della resilienza urbana.
A Peccioli sarà dunque possibile vedere l’installazione luminosa sollecitata dal flusso di dati sulla qualità dell’aria di New York, provenienti da oltre oceano e raccolti nell’ultimo anno, oltre a una tela che ne ritrae il soggetto digitale visualizzato.
Viceversa, a New York, nella sede espositiva dell’Institute of Technology, l’installazione gemella sarà sollecitata dai dati raccolti sulla qualità dell’aria di Livorno, città campione con il maggiore impatto ambientale tra quelle presenti vicino alla Valdera in cui è situata la stessa Peccioli.
I dati ambientali sono basati sull’AQI annuo (Air Quality Information) delle due città, disponibili open source in rete.
Supporta l'intero progetto ARTantide Gallery di Verona, già produttrice del catalogo ufficiale degli eventi al Padiglione Italia della Biennale di Architettura del 2021 e fondatrice del Movimento Arte Etica, del quale Alessandro Zannier è uno dei membri più attivi